Istituto di Scienze Noetiche (IONS)
“Non si può risolvere un problema
Albert Einstein
con la stessa mentalità che l’ha generato”.
L’Institute of Noetic Science (IONS) è stato fondato da Edgar Mitchell, che, a seguito della sua partecipazione alla missione Apollo 14 nel 1971, è stato il sesto uomo ad aver messo piede sulla luna; insieme ad Alan Shepard, comandante della missione, ha passeggiato lungo la superficie lunare per 9 ore e 17 minuti, stabilendo un record rispetto alle visite compiute dai suoi predecessori.
L’esperienza del viaggio sulla luna ha rappresentato un importante punto di svolta nella vita di Edgar Mitchell, che racconta di essersi imbattuto, durante il tragitto di ritorno sulla Terra, in una profonda rivelazione, assimilabile ad un’improvvisa conoscenza intuitiva. Dall’interno della navicella, la Terra che osservava davanti a sé gli appariva come la parte di un intero sistema vivente, l’universo, che formava armonicamente il Tutto. Vivere l’esperienza di percepirsi in armonica unione con il Tutto ha scosso fortemente la sua visione del mondo, aprendolo improvvisamente ad una nuova possibilità di conoscenza.
Con queste premesse, nel 1973 fondò l’Istituto di Scienze Noetiche, un’organizzazione internazionale no profit, che pur avendo sede nel Nord California, costituisce una comunità estesa in tutto il mondo, di cui fanno parte circa 20.000 membri.
La ricerca scientifica
All’interno dell’Istituto viene prodotta e sponsorizzata la ricerca scientifica sulla coscienza e le sue potenzialità. Gli scienziati dello IONS, mantenendo intatto il rigore delle scienze naturali, esplorano nuove forme di conoscenza, alternative a quelle proposte dai tradizionali modelli scientifici, indagando fenomeni che tendenzialmente vengono trascurati dalla scienza ufficiale.
Lo studio della coscienza, e del suo rapporto con la realtà fisica, include tra gli oggetti di indagine anche l’intenzione, l’intuizione, l’attenzione, le percezioni e le credenze.
IONS e informazione
L’Istituto di scienze noetiche, oltre alla ricerca, produce anche un’ intensa attività informativa, aggiornando continuamente i suoi membri ed il pubblico sulle scoperte derivanti dallo studio della coscienza e delle sue relazioni con la materia.
L’istituto promuove la ricerca sulla coscienza adottando tre prospettive che vengono considerate dagli stessi membri del IONS come gli aspetti che costituiscono le basi complementari di una scienza noetica.
- La prima pone l’accento sulla trasformazione personale e sulla conoscenza interiore, promuovendo l’esplorazione ed il potenziamento della coscienza individuale attraverso strumenti come la meditazione.
- La seconda prospettiva si propone di studiare e favorire lo sviluppo delle relazioni trasformative e delle coscienze intersoggettive, come il dialogo compassionevole, al fine di sostenere l’avanzamento della trasformazione e della saggezza collettiva.
- Infine, la terza prospettiva tende alla divulgazione del sapere scientifico; a questo scopo vengono sostenute le ricerche che, utilizzando rigorosi protocolli scientifici, consentano la raccolta di dati oggettivi sui correlati fisiologici della coscienza.
L’obiettivo ultimo che persegue l’istituto è sostenere l’avanzamento della scienza che indaga la coscienza e il potenziale umano al fine di promuovere una trasformazione individuale e collettiva, che sia portatrice di una nuova visione del mondo su scala globale.
2 pensieri su “Ions”
Il fatto che l’universo sia un unico enorme essere vivente di cui noi siamo delle infinitesimali particelle credo che dia una delle più semplici risposte alle domande che assillano noi uomini fino dagli albori della nostra esistenza.
Queste domande senza risposta generavano in noi grandi paure e da qui la nascita delle religioni che rispondevano (in modo molto umano) al “mistero” però con tutti gli annessi e connessi del caso.
Il viaggio verso la conoscenza è proprio individuale, in questo siamo soli fino alla cosidetta ” illuminzione”, a quel punto non siamo più separati dal Creato perchè la nostra individualità materiale sparisce perchè come dicevano i 4 Moschettieri ” Tutti per uno e uno per tutti”.
L’esperienza di Edgar Mitchell è stata forse favorita dall’ambiente in cui si trovava in quel momento…..lo spazio nero, la Terra, il Sole e il firmamento erano per lui tangibili, era fuori dall’ambiente limitato in cui era (come tutti noi) sempre vissuto.
Tutto ciò costituiva comunque solo una immagine…..esterna a lui…..e come tale una barriera…..per andare oltre e superarla occorreva llasciarsi andare, abbandonare la struttura matematica della scienza (che non ha mai dato risposte ai perchè iniziali ) e lasciarsi espandere in quegli infiniti spazi.
Il sorriso del Budda o della Gioconda rappresentano il raggiungimento di questo stato.
Ringrazio Edgar della sua stupenda testimonianza.
Questo detto è solo il mio pensiero ed esprime il mio grande desiderio di raggiungere questo stato di coscienza.
Grazie
Eccezionale!!!